Veratro

(Veratrum album L.)Tossico
Impieghi terapeutici: Pidocchi

Il veratro è una pianta erbacea perenne, con breve rizoma. Il fusto è eretto, interamente avvolto dalle guaine, cilindrico, può raggiungere 1 m di altezza. Le foglie sono alterne, il lembo è ovale o ellittico, con sei nervature longitudinali che alla base si restringono in una guaina amplessicaule. La pagina superiore è glabra, mentre l'inferiore è pubescente. I fiori sono di colore verde-giallastro, con nervature verde scure. Soprattutto nei primi stadi fenologici e in assenza dei fiori, il veratro è fortemente velenoso (tutta la pianta). Può essere facilmente confuso con la genziana maggiore, la cui radice è utilizzata a scopo liquoristico.

NOME LATINO
Veratrum album L.

FAMIGLIA
Liliaceae

ALTRO NOME
Veratro bianco, Elabro, Elleboro bianco

NOME PATOIS
Veéo (Courmayeur, Pré-Saint-Didier, Morgex), veuréro (La Thuile), veuréyo (Valgrisenche), valao (Villeneuve), veavo (Sait-Rhémy-en-Bosses), vaàvo (bionaz), valào (Fénis, Nus, Chambave), valaro (Ayas), lou valérou (Champorcher), lavâou (Hône), gälmere / géemere (Gressoney), valòro (Gaby), d'geemeru (Issime).

ETIMOLOGIA
Il termine Veratrum potrebbe derivare da vere atrum, ovveroveramente nero, collegato alla radice della pianta. L'epiteto specifico album deriva, invece, dalla colorazione chiara dei fiori.

DIFFUSIONE
Il veratro è una pianta particolarmente diffusa nei pascoli, sulle rupi ed i ghiaioni, cresce  prevalentemente sui versanti freschi, in suoli poveri di scheletro e acidificati. In Valle d'Aosta è presente da 900 sino a 2600 m, nei pressi delle malghe e su suoli profondi e fertili.

PARTE UTILIZZATA
Rizoma

ATTIVITA PRINCIPALI- Esclusivamente nelle preparazioni farmaceutiche

  • Azione bradicardizzante (diminuisce la frequenza dei battiti cardiaci)
  • Azione ipotensiva
  • Per uso esterno provoca irritazione e sensazione di bruciore.

TOSSICITA'

Elevata tossicità dovuta al contenuto in alcaloidi, tra i più attivi del mondo vegetale (1-1,5% della droga) (iervina, cerina germina etc.).

Tossica sia per uso interno che esterno.

Dose letale: 2 grammi

SINTOMI DI INTOSSICAZIONE

  • Sensazione di bruciore a livello della bocca e delle labbra
  • Salivazione abbondante
  • Vomito abbondante
  • Diarrea
  • Tremori
  • Vertigine, cefalea, disturbi della vista
  • Ipotensione arteriosa con rallentamento marcato del ritmo
  • Diminuzione della diuresi
  • Depressione respiratoria con bronco costrizione
  • Rischio di collasso

USI TRADIZIONALI IN VALLE D'AOSTA
Un rimedio tradizionale per la cura dei pidocchi consisteva nel lavarsi i capelli con un decotto di radici di veratro.

COLTIVAZIONE
Il veratro è una pianta spontanea e sebbene sia utilizzata in erboristeria, in bibliografia non sono riportati cenni sulla sua coltivazione.

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